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Aggiornamenti dal settore dell'investigazione privata !!!

Cimatti Investigazioni, a Forlì e su tutto il territorio nazionale, è l'agenzia investigativa abilitata sempre pronta ad aiutarti.
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FEDERPOL NAPOLI

62° CONGRESSO FEDERPOL
Tantissimi i colleghi e le autorità presenti.
Nell'occasione premiati 3 neolaureati !!!

62° Congresso FEDERPOL 

Si è svolto a Napoli il Corso di aggiornamento nell'ambito del 62° Congresso FEDERPOL.
Nell'occasione sono state premiate le migliori 3 Tesi di Laurea Magistrale in materia di Investigazioni.
 

Basta ledere il rapporto di fiducia con il datore di lavoro per procedere al licenziamento per ragioni disciplinari

Se il dipendente si appropria di un bene dell’azienda o ruba all’interno del posto di lavoro ad altri colleghi o allo stesso datore, viola il “patto di fiducia” che deve sempre sorreggere un rapporto di lavoro: pertanto, anche se si è impossessato di un bene di scarso valore, la sua condotta è talmente grave da giustificare il licenziamento. Lo ha detto la Cassazione in una recente sentenza [1].

La Suprema Corte, comunque, approfitta dell’occasione per chiarire un altro aspetto importante. Anche se il contratto collettivo indica una determinata condotta, considerata in astratto, come causa di licenziamento, bisogna comunque sempre valutare che la stessa, nel caso concreto, sia sufficientemente grave da giustificare la sanzione espulsiva. E questo perché solo l’inadempimento di non scarsa importanza – recita il codice civile [2] – consente la risoluzione del contratto (ivi compreso quello di lavoro). Nel caso di specie, tuttavia, secondo i giudici, il furto, qualunque sia il valore del bene sottratto, è comunque un comportamento tale da ingenerare sospetti per il futuro e da far dubitare della futura correttezza e lealtà del lavoratore nell'adempimento dei propri obblighi. Esso, quindi, può facilmente portare al licenziamento anche per beni di modico valore come dei blocchetti di buoni mensa.

[1] Cass. sent. n. 13162/15 del 25.06.2015

STALKING: 46 donne uccise in 5 mesi

Allarmanti i dati sulla violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne. Sono 46 le donne uccise negli ultimi cinque mesi in Italia. Il 13 per cento di loro aveva presentato denuncia per stalking, e tante altre non hanno denunciato i fatti, anche se subivano pesanti molestie e atti persecutori. Sono pesantissimi i dati forniti dall’ultima ricerca dell’Osservatorio nazionale stalking sulla situazione della donne nel nostro paese.
 

Cassazione / investigatori e finta malattia

Il datore di lavoro può assumere investigatori privati per accertare se i propri lavoratori sono in malattia giustificatamente

La Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro, con sentenza n. 6236 del 2001 ha confermato un consolidato orientamento secondo il quale nei casi di lavoratore assente dal lavoro perché in malattia è consentito al datore di lavoro di avvalersi di ogni circostanza di fatto (come ad esempio di investigatori privati) per dimostrare l’esistenza della malattia stessa o la non idoneità di quest’ultima a determinare uno stato di incapacità lavorativa, e quindi a giustificare l’assenza.

Cassazione / Lecito l’uso di investigatori privati per controllare i dipendenti

I dipendenti possono essere spiati dagli 007 in borghese. Lo rileva la Cassazione nel confermare la legittimità del licenziamento per giusta causa, inflitto al direttore di una catena di supermercati S**** di Messina, sorpreso con controlli occulti a prelevare merce dagli scaffali con gli scontrini riciclati. Per la Sezione lavoro, che ha bocciato il ricorso di G. C. “sono legittimi i controlli posti in essere dai dipendenti di agenzie investigative che operano” in maniera occulta “come normali clienti e non esercitano alcun potere di vigilanza e controllo”.

Infatti, annotano ancora i supremi giudici, “rientra nel potere dell’imprenditore la facoltà di avvalersi di appositi organismi per controllare, anche occultamente il corretto adempimento delle prestazioni lavorative al fine di accertare mancanze specifiche dei dipedenti, già commesse o in corso di esecuzione”
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